Le prime parole del bambino: l’evoluzione del linguaggio da 1 mese a 3 anni

Le prime parole del bambino: l’evoluzione del linguaggio da 1 mese a 3 anni

A seconda delle caratteristiche personali ciascun bambino sviluppa il linguaggio nel rispetto dei suoi tempi e delle sue capacità, anche se ci sono tappe da raggiungere obbligatoriamente per lo sviluppo armonico delle competenze linguistiche. Vediamo quali sono le fasi che portano dalle prime parole del bambino alla completa capacità di espressione.

Prime parole del bambino: andare oltre la produzione dei suoni

Quando si parla di sviluppo del linguaggio e prime parole del bambino è importante andare oltre la produzione di suoni, intesi come ciò che il bambino sa esprimere. Il linguaggio dei più piccoli comprende anche competenze di ascolto, motorie, cognitive e di sviluppo affettivo.

La totale maturazione di tutte le abilità espressive e comunicative dipende da tutte le competenze citate e si raggiunge attraverso precise tappe.

0-12 mesi: riconoscimento dei suoni e lallazione

Alla nascita il bambino discrimina i suoni in tutte le lingue del mondo, una capacità che a 6 mesi viene persa. Si tratta della fase di vita in cui il bambino sente come diversi solo i suoni della propria lingua madre. Fino ai 3 mesi il piccolo preferisce il volto e la voce materna e comunica prevalentemente con il pianto.

Dai 3 ai 6 mesi il bambino segue lo sguardo, condivide gli stati affettivi e sviluppa il sorriso sociale ovvero la capacità di rispondere al sorriso dell’adulto. Questa è anche la fase dei primi vocalizzi, che a 6-8 mesi diventano lallazione ovvero la ripetizione di sillabe con la stessa consonante. I frequenti ba-ba-ba e ma-ma-ma indicano che lo sviluppo linguistico procede correttamente.

Dagli 8 mesi la lallazione comprende sillabe con consonanti diverse e gli studi dimostrano che più la lallazione è varia, più ampio sarà il lessico sviluppato. Il piccolo comincia anche a usare l’indice per mostrare e a eseguire gesti sociali come fare ciao o mandare un bacio. Sempre tra gli 8 e i 10 mesi il bambino comprende le singole parole.

Dai 12 ai 18 mesi: le prime parole e lo sviluppo del vocabolario

A 12 mesi il bambino anticipa le prime parole con un linguaggio che ne comprende fino a 10. Si tratta di termini legati a persone, azioni e oggetti famigliari come mamma, pappa, papà e nanna, Sempre in questa fase il bambino vede l’adulto come soggetto con cui comunicare ed è questa l’età in cui comincia a comprendere brevi frasi e ordini semplici.

Intorno ai 18 mesi il bambino conosce circa 50 parole e da questo momento in poi è consapevole che ad ogni parola corrisponde un oggetto e che grazie al linguaggio può interagire con il mondo che lo circonda. Per questo raggiunti i 18 mesi l’acquisizione del vocabolario è più veloce e il bambino si interessa e comincia a usare i nomi delle cose. Non si creano ancora frasi, ma parole-frase ovvero parole singole con significati complessi.

18-36 mesi: la comparsa di frasi, verbi, aggettivi e articoli

Il linguaggio del bambino passa dalle prime parole fino alle 150/200 parole a 24 mesi ed è in questo momento che si sviluppa la morfosintassi, ovvero la capacità del bambino di unire più parole diverse per formare le frasi.

Si assiste alla comparsa del linguaggio telegrafico come “mamma pappa”. Sarà dai 24 ai 30 mesi che il bambino aggiungerà i suoni fricativi (f,v ed s) e amplierà il vocabolario con verbi e aggettivi, raggiungendo le 500 parole. In questo step compaiono anche le competenze morfosintattiche e il piccolo produce frasi semplici con soggetto e verbo.

L’ultima fase dello sviluppo del linguaggio è quella che va dai 30 ai 36 mesi di vita, in cui il bambino usa le parole con la loro funzione grammaticale. Le frasi si ampliano, diventano complete e compaiono articoli, preposizioni e pronomi. A poco a poco il bambino acquisisce tutti i suoni della lingua italiana, per completare intorno ai 6 anni l’intero inventario fonemico.

Imparare a parlare è un aspetto importante della crescita dei più piccoli, proprio come abbandonare l’uso del pannolino e, proprio come con il pannolino ogni momento della crescita ne richiede uno diverso, allo stesso modo le parole aumentano man mano che i mesi passano. Accompagnare i figli nel diventare grandi è un’avventura per i genitori e un viaggio di cui anche Misskappa "il pannolino che respira" fa parte, proponendo pannolini naturali e senza inchiostri, che non irritano e danno fastidio. Scopri il Kit Prova!